A partire da Ottobre 2007 si sono iniziati i lavori per la costruzione di un nuovo plastico, modulare, in quella che sarebbe diventata la sede distaccata di Mallare. Questa è una breve cronistoria illustrata della costruzione (che non terminerà mai!) di questo plastico.
Il plastico è nato come una sorta di grande anello, tutto a binario singolo, che corre lungo le pareti. Lo spettatore si trova nel centro, ed ha rivolti a sè i vari moduli. Essendo la stanza non regolare, si sono dovuti costruire dei moduli specifici, per poter seguire le pareti, mentre gli altri hanno tutti delle testate intercambiabili, e quindi possono essere esposti all'esterno. I due lati lunghi del plastico arrivano a toccare i 6m, mentre gli altri due sono di circa 2m e poco meno di 4m.
10/2007
I primi giorni dopo aver finito di sistemare la sala, i primi tre telai sono stati assemblati, e posati in terra per vedere come posizionarli. La stazione è stata posata per dare al tutto un'aria vagamente ferroviaria...
La posa del piano di stazione: Fabio è alle prese con la colla, la base della massicciata (il mollettone per i tavoli!), e dei binari flessibili che non vogliono stare dritti...
Siamo in piano?
I binari iniziano a popolare la stazione...
I tre moduli di stazione. Complessivamente, da testata a testata, sono 4m precisi, non male per una stazioncina a binario singolo... D'altra parte, si era partiti subito con l'idea di fare un plastico dalle misure "realistiche", e di evitare gli ottovolanti. Ed in effetti, lo spettacolo di un treno intero di 10 carrozze fermo in stazione vale il prezzo pagato! A destra, nel modulo più vicino, si nota la "vasca" per il fiume che passa sotto al tracciato.
11/2007
Il nostro Socio (nonchè carissimo amico) Stefano Bagnasco, sotto commissione (minaccia) ci ha costruito questo bellissimo ponte, in curva, che verrà posizionato in corrispondenza della parete più corta della stanza, ad oltrepassare un altro fiume. Qui il giorno della consegna, ancora in attesa della posa in opera.
Iniziano le prove anche per il ponte della stazione, che risulta però troppo alto... Le pile verranno successivamente dimezzate, ed il letto del fuime alzato di conseguenza. Anche le due arcate esterne non verranno montate, in quanto manca ancora il pendio ai lati, che sottrarrà dello spazio.
12/2007
Inizia a circolare qualcosa: la stazione è quasi interamente posata, come pure il ponte che si può intravvedere in fondo alla stanza, a sinistra.
In realtà la corsa finisce presto, perchè gli altri moduli sono ancora... inagibili. Inizia a fare freddo, e compare un utile strumento: la stufa!
Questa vista è opposta alla precedente: a sinistra la stazione, a destra i moduli ancora inagibili, e di fronte un ulteriore modulo da 1m20 raccordato alla stazione da una curva (che poi verrà coperta). Manca ancora il "ponte levatoio", che faciliterà il passaggio delle persone e permetterà la chiusura dell'anello.
Ponte levatoio che compare nel giro di qualche giorno, assieme alla posa del binario nei tre moduli a destra, che nel frattempo sono stati definitivamente dedicati ad un tratto vicino a Piani d'Invrea, lungo la vecchia litoranea. A questo punto il tracciato è completo, ed i treni possono iniziare a circolare.
Questo è stato il nostro convoglio di collaudo! Qui nel tratto in uscita della stazione, poco dopo il ponte, mentre sta per transitare sul modulo che si dirige verso il ponte levatoio. Tutta la curva verrà poi coperta da una montagna, anche per mascherarne il raggio (che comunque è di circa 75/80cm) non proprio realistico.
E qui uno dei primi transiti sul ponte levatoio, ancora sprovvisto dei ganci che lo bloccano in posizione chiusa. Pur non essendosi mai verificato un deragliamento in questo tratto, è stata successivamente posizionata una protezione sul lato esterno della curva, ad evitare tentativi di suicidio dei macchinisti...
Qualche ora dopo le prove vengono effettuate da materiale più "rognosetto", un bel treno di quattro carrozze a due assi! La posa del binario è praticamente perfetta, perchè il treno viaggia senza fare storie e senza deragliare, in entrambe le direzioni. In realtà, successivamente, ci andremo a creare dei problemi, tra l'altro proprio in questa curva, rialzandone la rotaia esterna...
Fabio stupito dal giro completo fatto dal treno di prova. In mano il "Cacciavite di Comando": la dotazione iniziale del plastico era composta, per l'alimentazione, di un vecchio trasformatore Lego, a cui però mancava l'asta di comando. Risolto con un cacciavite a stella, che entra perfettamente nel foro!
Il tratto di Piani d'Invrea: lo scambio che si vede in primo piano serve a diramare una linea nascosta dietro a quella esistente in realtà, per permettere il ricovero di uno o più convogli. Sulla testata opposta del terzo modulo è presente un altro scambio, per tornare sulla linea principale. Entrambi gli scambi si troveranno in galleria, di cui un portale è visibile sullo sfondo, affiancato al punto in cui andrà posizionato; il suo opposto andrà in corrispondenza del segno tracciato a matita vicino al saldatore. Il piano su cui poggia la ferrovia è ancora allo stesso livello di quello anteriore, che dovrà essere tagliato per simulare il dislivello della scogliera rispetto al mare. Nella foto si notano anche le fotografie aeree che sono servite al posizionamento realistico del binario.
Tanto per essere sicuri che tutto vada bene, e dopo aver fatto circolare cavie "standard", abbiamo deciso di complicarci la vita, ed oltre alle quattro carrozze a due assi abbiamo messo al traino una E431... Prova superata!
Poco tempo dopo, sgombrata l'area, Fabio procede al "taglio del mare".
E questo è il risultato. Sono visibili i due portali, il promontorio in centro al modulo (in realtà una roccia scavata), ed il casello a sinistra.
Poco dopo compare anche il binario nascosto, qui in fase di posa. Data la mancanza di un "polmone" nascosto, sotterraneo, ed i soli tre binari totali di stazione, è stata una scelta azzeccata, come verificheremo in seguito... In compenso, l'alimentazione di quel binario, in maniera stabile, arriverà solo due anni dopo (vergogna e mea culpa!), in occasione della costruzione dei quadri elettrici e dei sezionamenti di binario...
12/2007
Nel frattempo siamo arrivati a Natale (2007), ed è l'occasione per far incontrare due locomotive distanti 100 anni...
Nel frattempo iniziamo a divertirci con dei treni più interessanti. Le curve non sono ancora state inclinate verso l'interno...
01/2008
La stazione prende forma, anche se rimarrà un fabbricato provvisorio per parecchio tempo...
Sono comparsi i ganci di fissaggio del ponte levatoio! Garantiscono la chiusura del ponte, vincolandolo in posizione, e stiamo valutando se fargli anche fare la funzione di blocco elettrico dell'alimentazione, se non correttamente agganciati...
04/2008
Il fiume sotto il ponte "Bagnasco" (ormai battezzato ufficialmente) sta prendendo forma. In questo periodo non si contano i pallini di polistirolo (affettato con il coltello), ed i fumi di quello formato con il saldatore. La foto è stata presa da un punto che ora è l'interno di una montagna, a ridosso di un casello, a fianco della galleria che porta a Piani d'Invrea.
La vista dalla sponda opposta.
Anche la montagna all'uscita della stazione si sta materializzando, ed ormai ha coperto completamente la curva. L'interno della galleria è stato scavato dentro ai blocchi di polistirolo (amovibili, per manutenzione e recupero del materiale in caso di problemi), quindi si tratta di una galleria vera e propria!
Questo è l'interno della galleria, dopo aver rimosso la copertura della parte centrale. La striscia nera è un foglio di cartone colorato, applicato alla parete in polistirolo, ed uno identico è presente su quelle opposte, amovibili. Lo stesso foglio, dal lato amovibile, segue la curvatura della galleria, per simularne la volta, ed è stato scavato ad intervalli per creare le nicchie.
Anche a Piani d'Invrea le montagne iniziano a prendere forma, e sono comparsi alcuni scogli in mare... Con grande disappunto di Fabio, per tenere i blocchi di polistirolo in posizione mentre la colla asciugava, venivano usati vari locomotori come peso. Fortunatamente nessuno ha fatto fotografie!
08/2008
La montagna che porta verso Piani d'Invrea è ormai completa, ed è già stata ricoperta dalla cartapesta (abbiamo usato questo metodo su tutto il plastico, con ottimi risultati!). Sulla sinistra, al livello della ferrovia, è stato ricavato un camminamento, usato dal casellante per recarsi al fiume...
Nel frattempo anche Piani d'Invrea prende forma: la montagna sul lato destro è quasi completa, c'è già la trincea in corrispondenza dello scoglio centrale, e la scogliera verso la galleria opposta; manca ancora la montagna di fronte, che arriverà solo mesi dopo...
Di fronte alla stazione è comparsa la strada, inizialmente in carta vetrata (e sarà solo la prima di tre sperimentazioni...), mentre verso il fiume è stata scavata una leggera pendenza, che porterà il livello del ponte stradale più basso di quello ferroviario.