11/2008

Il ponte all'uscita della stazione è stato posato, e mancano solo poche modifiche all'area, oltre al ponte stradale.

 

A Piani d'Invrea la montagna dietro alla trincea è quasi completa. Davanti al varco superiore verrà posizionato un muro con archi, in realtà costruito sopra alla roccia, mentre davanti al varco inferiore verrà costruito un muro in pietra, a protezione dal mare.

 

Più o meno nello stesso periodo, si decide di sostituire il passaggio a livello (che avrebbe impegnato parte della stazione), con un sottopasso. Il casello rimarrà al suo posto, con i "residui" del vecchio passaggio a livello , e la nuova strada passa a fianco.

 

Ed in questa foto lo sbocco sull'altro lato. Pensando che è stato costruito negli anni 40, i raggi di curvatura erano pensati per un traffico ben diverso dall'attuale, quindi se un camion impegnava tutta la carreggiata per svoltare, poco male. Abbiamo già pensato alla segnaletica, ed alle lamentele "scritte" degli abitanti del luogo...

 

Ed infine la vista verso la stazione, all'uscita del sottopasso.

 

12/2008

Piccoli ritocchi: è stato posizionato un prototipo dimensionale del casello, su base delle misure reali, ed il portale della galleria è quello giusto...

 

08/2009

Il tratto tra la galleria della stazione ed il ponte levatoio ha preso vita: nel giro di pochissimo tempo, da una tavola spoglia è diventato un tratto racchiuso tra un vecchio condominio, un passaggio a livello e relativo casello, un'abitazione, un'officina di allestimento veicoli industriali ed una concessionaria!

 

In questa immagine si vedono il condominio sullo sfondo, il casello che fa capolino dietro all'elettromotrice, e parte dell'abitazione a sinistra. Il tratto di strada, in questa parte, è più basso della ferrovia, mentre dal lato opposto è allo stesso livello.

 

La vista dal lato opposto, con l'officina sullo sfondo e la concessionaria appena visibile a destra.

 

Di fronte alla stazione sono comparse una serie di case, autocostruite in forex, che costituiranno una piccola frazione. Manca nuovamente la strada, nel frattempo ricostruita ed eliminata...

 

10/2008

A Piani d'Invrea sono comparsi alcuni pali del telegrafo, in corrispondenza del casello. Si tratta di una licenza poetica, perdipiù temporanea, perchè il plastico è ambientato genericamente tra gli anni 50 e gli anni 70, e quindi verranno successivamente rimossi. Nel frattempo, però: "l'angolo ottocentesco è offerto dalla Ditta Casalini&Picciotto"!

 

06/2009

Una vista generale del modulo del ponte "Bagnasco", dopo aver sperimentato la posa dell'erba dritta con un apparecchietto che abbiamo ribattezzato "Fizz Zap"... Nome a parte, funziona!

 

10/2009

Finalmente il ponte stradale! Dopo sei mesi passati con un mezzo ponte appena abbozzato, senza il piano stradale, giusto per capire che dimensioni avesse, un nostro amico ci ha preparato quattro "lati" in alluminio, tagliati all'acqua (sono quelli scuri nella foto). Questi, essendo indeformabili, tengono tutto il ponte nella forma voluta, cosa che il solo forex non avrebbe garantito...

 

11/2009

L'impianto elettrico! Finalmente, dopo due anni, ci siamo decisi a collegare gli scambi ed i sezionamenti! Questo è il "quadretto" di comando di scambio e sezionamento del tratto di Piani d'Invrea, verso il ponte Bagnasco. Ne è presente uno identico, speculare, all'estremità opposta dei tre moduli, oltre ad un interruttore singolo sul modulo centrale, che gestisce il solo sezionamento. L'interruttore di sinistra, nella foto, serve a sezionare il tratto del binario nascosto presente su questo modulo, mentre l'interruttore di destra serve a posizionare lo scambio, che però viene azionato solo alla pressione del pulsante rosso; con questo sistema abbiamo una sorta di indicazione della posizione dello scambio, senza dover ricorrere a circuiti particolari. La presenza di tre sezionamenti, uno per modulo, ci permette di poter gestire "flessibilmente" la possibilità di ricoverare treni più o meno lunghi, automotrici, locomotive isolate, a prescindere dal senso in cui girano.

 

E questo è il quadretto di comando del lato destro della stazione. Gli interruttori comandano i sezionamenti, mentre i pulsanti girano gli scambi. Qui non c'è segnalamento della posizione, ma considerata la semplicità della stazione e la possibilità di controllare tutto a vista, abbiamo preferito semplificare al massimo l'impianto.

 

12/2009

Anche i due segnali di partenza della stazione sono stati sostituiti con due segnali ad ala, al posto di quelli luminosi. Il resto della stazione verrà governato dalle marmotte...

 

I tre moduli della stazione, da cui si vede la disposizione dei binari.

 

Una vista d'insieme del modulo verso il ponte levatoio. Si vedono la concessionaria (già piena di macchine!), e la montagna sullo sfondo, che porta a Piani d'Invrea. Nel frattempo, a Novegro erano stati comprati i kit per i pali, che pian piano stanno comparendo sia su questo modulo, sia sul ponte levatoio, sia sul modulo del ponte "Bagnasco".

 

01/2010

E' arrivata la stazione! Dopo l'assemblaggio, da parte del costruttore, si è passati alla definitiva "messa in piano": la stufa a pellet fornisce il calore, mentre il peso "rettificatore" è dato da un fusibile di un locomotore...

 

Torna all'indice del Plastico di Mallare