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esserre57
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Posted - 12/07/2023 : 11:28:20
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Ciao a tutti Visto che ho ripreso in mano la costruzione di questa piccola route, posto anche qui lo stato dei lavori.
Cominciamo con la storia della Alifana.
LA FERROVIA ALIFANA
La Ferrovia Alifana è una linea secondaria di proprietà della Regione Campania, in gestione tramite EAV (Ente Autonomo Volturno), che gestisce, tra le altre, anche la Ferrovia Della Valle Caudina Benevento-Cancello, ed è nata per permettere il collegamento dei comuni della zona del Matese con Napoli.
Della costruzione di una nuova ferrovia si cominciò a parlare già nella seconda metà del 1800. Si valutarono diverse opzioni, tra le quali il prolungamento della tramvia Napoli-Aversa fino a Piedimonte oppure di collegare la zona metesina con Rocca D'Evandro (ricordo di averlo letto da qualche parte di questa cosa ma, purtroppo, non ricordo dove), ma furono opzioni scartate.
Alla fine, credo anche dopo le solite dispiute politico/campanilistiche, fu deciso di costruire la linea seguendo il percorso che fu poi realizzato. Agli inizi del '900 fu autorizzata la costruzione della 'Ferrovia economica Napoli - Piedimonte d'Alife' ed i lavori furono appaltati ad una società francese (?????).
Inizia qui la storia travagliata di questa ferrovia.
Travagliata perchè fin dall'inizio non è mai stata linea unica, forse anche a causa del sistema di elettrificazione scelto (11.000 V monofase e 25 Hz) che in Italia non trovò altre applicazioni se non sulla Roma-Viterbo, ma praticamente suddivisa in due tronconi:
Il tratto basso (a Alifana Bassa) da Napoli a Capua, a scartamento ridotto e a trazione elettrica; Il tratto alto (o Alifana Alta) da Biforcazione a Piedimonte d'Alife, sempre a scartamento ridotto ma con trazione a vapore.
Quindi per raggiungere Napoli da Piedimonte, o viceversa, era necessario effettuare il cambio a Biforcazione. Ho visto alcuni orari sul sito Fondazione FS e ho notato che i treni da Biforcazione a Piedimonte partivano qualche minuto dopo l'arrivo del treno da Napoli così come i treni da Piedimonte arrivavano a Biforcazione qualche minuto prima del treno per Napoli.
Simmaco |
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esserre57
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Posted - 12/07/2023 : 11:29:24
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L'ALIFANA BASSA
La tratta bassa della ferrovia aveva la sua origine in una delle più belle piazze di Napoli, Piazza Carlo III, per proseguire per via Don Bosco (dove era ubicato lo scalo merci) - Secondigliano - Piscinola - Marano - Mugnano-Calvizzano - Giugliano-Villaricca - Aversa - Lusciano - Trentola-Ducenta - Frignano Maggiore - Fertilia-Casaluce - Fertilia-Teverola - Regi Lagni - Santa Maria Capua Vetere-Sant'Andrea (dove era presente il deposito rotabili/materiali) - Curti - Santa Maria Capua Vetere Città-San Pietro - Anfiteatro - Biforcazione - Capua (capolinea), ed entrò in funzione nel 1913. Come detto era a scartamento ridotto e a trazione elettrica.
La prima guerra mondiale non portò danni a questa ferrovia, che continuò il suo servizio prevedendo un orario, più o meno cadenzato, con un treno ogni ora.
La seconda guerra mondiale, al contrario, causò diversi danni alla tratta bassa che fortunatamente non furono di così grave entità e venne ripristinata, seppur con qualche modifica, in tempi brevi. La modifica sostanziale fu quella di spostare il capolinea da Capua a Santa Maria Capua Vetere-S.Andrea con conseguente soppressione delle stazioni di Curti, Santa Maria Capua Vetere Città-San Pietro, Anfiteatro, Biforcazione e Capua. Questo arretramento del capolinea sancì la definitiva divisione dei due tronchi.
Nel corso degli anni furono create ulteriori fermate quale Capodichino (dove fu spostato temporaneamente il capolinea), Aversa Ippodromo e altre fermate presso case cantoniere o passaggi a livello.
A causa della massiccia urbanizzazione di Napoli, il Comune chiese ed ottenne lo spostamento del capolinea napoletano prima in via Don Bosco (dove c'era lo scalo merci), poi a Capodichino (dove venne creata una stazione) ed infine a Secondigliano, dove rimase fino alla chiusura.
Chiusura, anzi 'sospensione', che avvenne nel 1976; detta sospensione fu ritenuta necessaria dall'allora gestore la TPN - Tranvie Provinciali Napoli, che gestiva anche una rete di autobus tra Napoli e Caserta, a causa dell'eccessiva frequentazione della linea ed alla vetustità di impianti e rotabili, che causavano ritardi e cancellazioni tali da far definire questa ferrovia 'La ferrovia di cartone'.
Ho letto che i fondi per l'ammodernamento furono anche stanziati all'epoca, cosa che mi aveva già detto verbalmente un funzionario della TPN che allora, parlo degli anni prima del terremoto del 1980, aveva la fermata principale degli autobus in piazza San Pietro, con un ufficio dove campeggiava la scritta Ferrovia Alifana. Questo funzionare disse a noi ragazzi che i lavori sarebbero iniziati in tempi brevi e che c'erano anche i soldi.
Della tratta bassa oggi rimane poco o niente. Qualche fabbricato viaggiatori, come quello di Piazza Carlo III (vedi foto) tenuto anche bene. Altri FV sono oramai diroccati e fatiscenti, altri in abitazione privata (come quello di S.Andrea e Capua). Rimane qualche pezzo di linea tra i campi, qualche sostegno della catenaria, un ponte sui Regi Lagni. C'erano anche i resti del ponte che permetteva i superamento della linea Roma-Napoli a Santa Maria Capua Vetere, ma credo che ora non ci sia più Come pure, alle spalle della stazione S.Andrea, c'era il deposito rotabili e materiali, che ho girato alcune volte con i miei amici alla ricerca della storia della mia città, ma anni fa anche quello è stato smantellato per permettere la costruzione di palazzi, palazzi, palazzi ... A S.Maria c'era anche una strada che si chiamava 'Ex Sede Ferrovia Alifana' (La strada dell'Alifana) dove abitavano alcuni miei amici, ma successivamente il comune decise di variare la toponomastica ed ora questa strada non si chiama più così. Un ricordo personale: la mattina del 1 gennaio 1976 ero a casa di un amico, la cui abitazione fiancheggiava la strada ferrata, dove ci riunimmo per festeggiare il capodanno; la mattina del primo gennaio, dopo una notte di bagordi (!!!), fummo tutti svegliati dallo sferragliare del primo treno per Napoli. Erano circa le le 5:30 di mattina!!!!
Simmaco |
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esserre57
Junior Member
Italy
107 Posts |
Posted - 12/07/2023 : 11:31:08
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L'ALIFANA ALTA
Il tratto alto aveva la sua origine a Biforcazione per poi proseguire per Sant'Angelo in Formis - Triflisco - Pontelatone-Formicola - Piana di Caiazzo (oggi Piana di Monte Verna) - Caiazzo - Cameralunga (fermata) - Ruviano (fermata) Villa Ortensia (fermata) - Alvignano - San Ferdinando (fermata, oggi San Marco) - Dragoni - Ponte Umberto e Margherita (fermata) - Alife - Piedimonte D'Alife (oggi Piedimonte Matese - capolinea). (Alcune di queste fermate le ho ricavate da un orario del 1933 Fondazione FS.
La prima guerra mondiale non portò danni a questa ferrovia se non una riduzione del rifornimento di carbone che portò alla riduzione del servizio.
La seconda guerra mondiale, al contrario, causò notevoli danni a questa linea, causati dai soldati tedeschi in ritirata che la distrussero quasi scientificamente. Furono distrutti l'armamentario, ponti, fabbricati viaggiatori eccetera. Per il ripristino della linea si dovette attendere gli anni 60. Anche questa linea fu modificata sia nel percorso che nell'armamentario. Siccome non esisteva più la fermata Biforcazione fu deciso che l'origine della tratta alta avesse luogo nella stazione FS di Santa Maria Capua Vetere. Ovviamente fu adeguato lo scartamento, che venne portato a quello normale, furono costruite delle gallerie e migliorate le curve.
Attualmente il percorso dell'Alifana Alta è il seguente: Santa Maria Capua Vetere FS - Sant'Angelo in Formis - S.Iorio (fermata soppressa) - Triflisco (attualmente fermata) - Pontelatone (fermata)- Piana di Monte Verna (ex Piana di Caiazzo) - Caiazzo - Villa Ortensia (fermata) - Alvignano - San Marco (fermata - ex San Ferdinando) - Dragoni - Alife - Piedimonte Matese (ex Piedimonte D'Alife - capolinea).
Per poter permettere il collegamento con Napoli furono acquistate delle tracce orarie dalle FS, per cui i treni da Piedimonte percorrono la linea propria fino a Santa Maria Capua Vetere FS per poi proseguire, sulla linea FS Roma-Napoli via Cassino, per Caserta, Cancello e Napoli Centrale dove sostano sui binari a numerazione bassa (ecco perché il caro Vincenzo ricorda di aver visto questi treni nella stazione di Napoli). Ovviamente i treni da Napoli per Piedimonte effettuano il percorso inverso.
Oggi viaggiano su questa linea una decina di coppie di treni tra di cui: una coppia limitata a Cancello; una coppia limitata a Caserta; una coppia che invece di essere instradato via Cancello da Caserta viene instradata via Aversa, con fermata in quest'ultima stazione. Tutte le corse non vengono effettuate nei giorni festivi.
Simmaco |
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esserre57
Junior Member
Italy
107 Posts |
Posted - 12/07/2023 : 11:33:05
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SVULUPPI FUTURI
Finalmente, dopo più di 30 anni dalla 'sospensione', la Regione Campania, come detto proprietaria della linea, ha deciso il recupero della tratta bassa. Recupero non facile causa problemi di urbanizzazione che hanno quasi del tutto invaso e nascosto la linea, in modo particolare tra Napoli e Teverola. Infatti sono stati abbattuti alcuni edifici che non permettevano la costruzione della nuova linea.
Essa rientra in un piano di sviluppo del Sistema metropolitano regionale della Campania, infatti é stata denominata Linea Arcobaleno (per il colore delle stazioni) o linea 11, sarà elettrificata con caratteristiche di metropolitana pesante a doppio binario fino a Teverola e a binario singolo fino a Santa Maria Capua Vetere.
Ha origine a Piscinola-Scampia (interscambio con la linea 1 della metropolitana di Napoli) per proseguire per Mugnano di Napoli, Melito di Napoli (in costruzione), Giugliano in Campania e Aversa Ippodromo (già presenti nella vecchia Alifana Bassa), Teverola Centro, Teverola ASI, Capo Spartivento (qui la stazione sarà in sopraelevata per superare la statale 7 bis e servirà la vicina casa circondariale, con la vecchia Alifana Bassa era presente un passaggio a livello), Macerata Campania (non presente nella vecchia linea) e Santa Maria Capua Vetere, le cui pensiline e banchine sono visibili dalla stazione FS già da alcuni anni. Da qui tramite un raccordo, anch'esso già costruito da alcuni anni, la linea Arcobaleno sarà collegata alla Tratta Alta tra le stazioni di Santa Maria Capua Vetere ed Anfiteatro (raccordo presente in almeno due dei nostri scenari, Campania 2010 e Italia28). Da questo ne consegue che anche la Tratta Alta dovrebbe essere elettrificata (sono già presenti i sostegni della catenaria) e che dopo più di 100 anni la zona Matesina sarà collegata con Napoli su linea propria, senza interscambi e/o senza l'ausilio della linea FS, così come era nel progetto iniziale del 1900.
Purtroppo i lavori procedono moooooooltooooo lentamente, infatti il tratto già in funzione di circa 11 km tra Piscinola ed Aversa è stato aperto nel 2009 e siamo nel 2023 !!!!!!!
Speriamo bene (la speranza è sempre l'ultima a morire)
Scusate la lunghezza del post e spero che sia interessante
Un saluto a tutti
(fonti Wikipedia, Le Strade Ferrate e ricordi personali)
Simmaco |
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esserre57
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107 Posts |
Posted - 12/07/2023 : 11:35:21
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Scusate la mia ignoranza: ma le immagini? come si caricano?
Grazie
Simmaco |
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renzo428
Forum Admin
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1600 Posts |
Posted - 13/07/2023 : 21:37:47
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Ciao Simmaco, purtroppo non c'è la funzione per caricare le immagini, devi caricarle su qualche sito di immagini (es. flick) e poi mettere il link oppure le spedisci a me e le metto io.
un caro saluto, renzo. |
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renzo428
Forum Admin
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1600 Posts |
Posted - 15/07/2023 : 09:53:00
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Ciao a tutti, inserisco alcune immagini di questo bello scenario:
un caro saluto, renzo. |
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renzo428
Forum Admin
Italy
1600 Posts |
Posted - 05/09/2023 : 19:40:57
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Ciao a tutti, aggiungo una immagine speditami da Simmaco.
Gli edifici ai lati sono stati creati utilizzando un add'on di blender che utilizza le immagini di libero utilizzo di Open Street Map.
un caro saluto, renzo. |
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esserre57
Junior Member
Italy
107 Posts |
Posted - 06/09/2023 : 08:02:44
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Ciao a tutti Come ha detto Renzo per creare parte degli edifici ho utilizzato un addon per blender che permette di avere, tra l'altro, le sagome degli edifici tramite l'utilizzo di OSM che, a differenza di google map o earth, è di libero utilizzo. Quella nello screen è la stazione di Piedimonte Matese, termine dell'Alifana
Ringrazio Renzo per aver pubblicato lo screen
Ciao
Simmaco |
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D445
New Member
73 Posts |
Posted - 20/09/2023 : 18:23:02
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Complimenti Simmaco |
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