Come ripeto, tutti i valori necessari descritti sopra si possono calcolare con il programma Fcalc.
Allora qual è lo scopo di questa pagina?
Attualmente è possibile inserire i parametri delle curve di trazione in OR. Questo significa si può riprodurre più fedelmente il comportamento delle locomotive.
Per esempio le locomotive trifase degli anni 1900-1976 avevano velocità fisse, 2 o 4 a seconda del modello, e avevano la caratteristica di conservare la velocità impostata indipendentemente dal profilo della linea, salita o discesa che fosse (entro certi limiti!). In MSTS questo comportamento era stato riprodotto simulando la locomotiva elettrica come fosse un diesel a marce, e quest'ultime assicuravano una velocità (circa) costante ma non in discesa dove scendevano accelerando.
Le curve di trazione hanno risolto questo problema (per i dettagli vedi Come configurare un file .eng di locomotive trifase).
Anche per le locomotive reostatiche torna utile questa funzione. Se non aggiunta, alla partenza la forza di trazione sarà proporzionale alla posizione del regolatore che non corrisponderebbe alla realtà.
Ogni rotabile ha le proprie curve di potenza e sono del tipo in figura sotto riferita alla E424.
Queste danno la relazione tra velocità, sull'asse orizzontale, e la forza di traino sulla scala verticale. Per es. in combinazione serie-parallelo, che è la prima curva continua (iperbole) da sinistra, alla velocità di 50 km/h corrisponde una forza di traino di 5000 kg. Se commutassi su parallelo, che è la seconda curva continua, la corrente assorbita dai motori sarebbe eccessiva e se un dispositivo di sicurezza non interrompesse l'alimentazione, questi brucerebbero.
Sarà necessario attendere di viaggiare ad una velocità intorno ai 75 km/h prima di commutare su parallelo.
Le curve a tratto indicano le curve ottenute con l'indebolimento di campo, in pratica si sfruttano particolari caratteristiche dei motori per rendere progressivo il passaggio da serie a parallelo.
Una funzione analoga lo ha il reostato ovvero un certo numero di resistenze poste in serie che vengono escluse una dopo l'altra via via che la locomotiva prende velocità. Questo per evirtare all'avvio di far passare troppa corrente dai motori con il risultato detto sopra.
Per maggiori dettagli sulla guida di una locomotiva elettrica rimando ad una pagina su stagniweb molto ben fatta.
Questo particolare funzionamento non può essere riprodotto in dettaglio con OR che ammette due sole leve: l'invertitore che dà la direzione di movimento avanti, folle o indietro, e il regolatore che dosa la potenza della locomotiva.
Si usa quindi il regolatore per passare da serie a parallelo e simulare l'andamento delle zone intermedie delle due curve continue del grafico.
Si tratta in pratica di trasformare in numeri le curve viste sopra, ed è possibile farlo a mano tanto poi ci pensa OR a far passare una iperbole dalla serie di punti messi, oppure farlo fare ad un programma.
Farlo a mano significherebbe circa ottenere la tabella sotto dove nella prima colonna ci sono le velocità e nella seconda gli sforzi di trazione. La curva della serie avrebbe circa i valori:
40 10000
50 5000
60 3300
70 2300
80 1600
Poi devo trasformare le velocità da km/h a m/s (divido per 3.6) e le tonnellate in N (moltiplico per 9.8) e la tabella diventa:
11.1 980000
13.9 490000
16.7 32340
19.4 22540
22.2 15680
Ripetere poi per tutte le altre curve, ovvero quelle di serie con i reostati, i vari indebolimenti di campo e la stessa cosa per il parallelo.
Per rendere meno noioso tutto il processo, ho lavorato su un semplice programma che dà i parametri da inserire nel file .eng per OR (non per MSTS!) che può essere scaricato da link in fondo alla pagina.