Da Empoli per Siena (fino a Chiusi e Grosseto)






Già prima del 1842, il generale conte Luigi Serristori, governatore di Siena, aveva concepito l’idea di una strada ferrata che unisse Siena alla Leopolda attraverso le valli dell’Elsa e della Staggia. Sentito il parere favorevole dell’ingegnere Giuseppe Pianigiani, il serristori pubblico nel gennaio del 1842 una memoria sulla costruzione di questa ferrovia che si doveva congiungere alla Leopolda nella stazione di Empoli. Il 14 agosto 1844 fu aperta una sottoscrizione per trovare i capitali e il 9 settembre successivo, il Granduca di Toscana concesse al Comitato Promotore senese di condurre gli studi necessari. A breve distanza di tempo l’ing. Pianigiani presentò il progetto, accettato con motuproprio il 5 giugno 1845 e fu costituita la Società Centrale Toscana, titolare della nuova ferrovia. I lavori, subito iniziati, furono condotti celermente: il 20 ottobre 1849, la linea da Empoli arrivava all’imbocco nord della galleria di Monte Arioso e il 3 dicembre dello stesso anno, veniva aperto l’ulteriore tratto fino a Siena.
Nel 1854 alla Centrale fu concessa l’apertura e l’esercizio di una linea tra Siena e Perugina. A seguito di questa concessione il 19 settembre 1859 fu aperto il tratto Siena-Sinalunga e il 29 ottobre 1860 il tratto Sinalunga-Torrita. Il successivo tratto fino a Salarco fu aperto il 20 ottobre 1861.